Secondo una nuova analisi di Transport & Environment (T&E), quasi un quinto (19,5%) dei veicoli elettrici venduti in Europa l’anno scorso è stato prodotto in Cina, con una quota che in Italia ha raggiunto il 23%. Si prevede che questa quota aumenterà fino a un quarto (25%) nel 2024. Questa proiezione giunge mentre l’UE sta considerando l’imposizione di maggiori tariffe per le auto importate dalla Cina, con l’obiettivo di bilanciare i sussidi di cui beneficia l’industria automobilistica cinese.
L’Impatto delle tariffe sui veicoli elettrici
Secondo T&E, aumentare la produzione di auto elettriche di massa e investire nella creazione di una filiera di batterie in Europa sono le uniche strategie che le case automobilistiche dell’UE possono adottare per competere con i marchi cinesi. Inoltre, un aumento delle tariffe potrebbe incentivare i produttori internazionali a localizzare la loro produzione in Europa.
Le importazioni di auto elettriche dalla Cina sono attualmente dominate da modelli di Tesla, Dacia e BMW. T&E prevede che i marchi cinesi potrebbero raggiungere l’11% del mercato europeo dei veicoli elettrici nel 2024 e il 20% entro il 2027. BYD, in particolare, mira a conquistare il 5% del mercato europeo entro il 2025.
Dichiarazioni e prospettive future per i veicoli elettrici
Andrea Boraschi, direttore di T&E Italia, ha dichiarato: “I dazi spingeranno le case automobilistiche a localizzare la produzione di veicoli elettrici in Europa, beneficiando l’occupazione e le competenze locali. Tuttavia, non proteggeranno a lungo l’industria automobilistica europea. Le aziende cinesi costruiranno fabbriche nel continente e la nostra industria dovrà essere pronta a raccogliere la sfida”.
Secondo l’analisi di T&E, un aumento delle tariffe UE al 25% sulle importazioni di veicoli dalla Cina renderebbe le berline e i SUV di medie dimensioni cinesi più costosi rispetto ai modelli europei, favorendo così la produzione locale. I SUV compatti e le auto più grandi importate dalla Cina, con tale tariffa, resterebbero leggermente più economici.
Sfide e opportunità per l’industria europea
T&E avverte che l’UE non dovrebbe limitarsi a proteggere le proprie case automobilistiche dalla concorrenza, ma piuttosto promuovere una maggiore produzione di veicoli elettrici in Europa. Ciò potrebbe includere obiettivi di elettrificazione delle flotte aziendali entro il 2030 e il raggiungimento del 100% di auto a zero emissioni entro il 2035.
Le batterie agli ioni di litio rappresentano un’altra sfida cruciale, poiché le celle prodotte in Cina costano almeno il 20% in meno rispetto a quelle europee. Gli Stati Uniti stanno attirando investimenti nella produzione di batterie grazie a sussidi generosi. T&E suggerisce l’adozione di misure industriali, come sussidi per la produzione pulita e obiettivi “Made in EU”, per stimolare la produzione locale di celle. L’analisi di T&E evidenzia la crescente presenza dei veicoli elettrici cinesi nel mercato europeo e le sfide che ciò comporta per le case automobilistiche locali. Un mix di tariffe strategiche e investimenti in capacità produttive locali potrebbe essere la chiave per sostenere l’industria automobilistica europea e garantire la sua competitività a lungo termine.