Il Gruppo Eurovo, specializzato nella produzione di uova e ovoprodotti da oltre 70 anni, ha presentato il suo Bilancio di Sostenibilità 2022, rivelando un impegno tangibile verso la sostenibilità ambientale e sociale. Questo impegno, basato sui valori tramandati dai fondatori Rainieri e Anita Lionello, si è concretizzato nei risultati del bilancio, evidenziando un forte legame con la comunità e il territorio in cui l’azienda opera.
I cinque pilastri della strategia sostenibile
Il percorso di sostenibilità di Gruppo Eurovo si sviluppa attraverso cinque pilastri strategici: il benessere animale, la qualità e sicurezza alimentare, l’innovazione e salute, la sostenibilità ambientale e l’impegno sociale. Questi pilastri hanno permesso all’azienda di consolidare la propria presenza internazionale, mantenendo l’identità “Made in Italy” e garantendo una posizione finanziaria solida, fondamentale per sostenere nuovi investimenti in innovazione e ricerca e sviluppo.
Il nuovo status di “società benefit“
Il valore economico generato dal Gruppo Eurovo è stato di 1.085 milioni di euro (+42% rispetto al 2021), di cui il 93,8% è stato distribuito agli stakeholder. L’EBITDA si è attestato a 76 milioni di euro (l’EBIT a 23 milioni), mentre il risultato al netto delle imposte è stato pari a circa 16 milioni di euro. In aggiunta, il 2022 ha segnato il passaggio di Gruppo Eurovo a Società Benefit, confermando l’impegno nel perseguire un beneficio condiviso, armonizzando l’interesse economico con quello sociale e ambientale.
La centralità del benessere animale e della biodiversità
Dal Bilancio di Sostenibilità emerge come punto di riferimento per il modello di business del Gruppo Eurovo l’incremento del benessere animale. Lo dimostra il proposito della graduale conversione dei sistemi in gabbia
arricchita in sistemi cage-free, portato avanti da diversi anni, insieme al fatto che, da luglio 2023, tutti gli allevamenti italiani già di proprietà prima del 2021 sono cage-free (biologici, all’aperto, a terra), con un impegno ad aumentare la qualità della vita delle galline in tutti gli impianti direttamente gestiti in Europa entro il 2027. Gruppo Eurovo figura anche tra le aziende europee che hanno supportato la petizione UE “End the Cage Age” per la cessazione dell’allevamento in gabbia.
Altre iniziative rilevanti riguardando la tutela della biodiversità, sia attraverso la piantumazione di circa 2.000 piante arboree e arbustive nei terreni in cui sono collocati gli allevamenti (come quello di Mordano, in provincia di Bologna), sia tramite un progetto dedicato al ripopolamento apiario di lungo periodo (denominato “le Naturelle Amiche delle Api”) creando habitat idonei nei territori agricoli selezionati intorno agli allevamenti del gruppo. Ciò ha portato alla produzione del primo miele “le Naturelle” di tre varietà: millefiori, millefiori primavera e acacia.
Quasi 6 GWh di energia prodotta con il Sole
Al fine di ridurre le proprie emissioni di gas serra, Gruppo Eurovo sta facendo un maggiore ricorso all’energia proveniente da fonti rinnovabili. Gli impianti fotovoltaici controllati dal gruppo sono 18 (di cui 16 in Italia e 2 in Romania) che, nel 2022, hanno generato complessivamente 5.879 MWh di energia pulita (5.755 MWh soltanto sul territorio nazionale, con l’87 dell’elettricità che è stata destinata all’autoconsumo).
L’innovazione al servizio della salute
Gruppo Eurovo ha scommesso nel settore hi-protein, introducendo il marchio ProUp per offrire prodotti a base di albume d’uovo, (senza latte, senza zuccheri aggiunti e senza grassi) idoneo particolarmente per sportivi e chi è attento al benessere psico-fisico. L’attenzione verso la salute si esprime anche tramite il supporto a progetti di ricerca come “Ex-Ovo” dell’IRCCS Istituto Ortopedico Rizzoli di Bologna, che ha la finalità di trovare nuovi target terapeutici per i sarcomi e le metastasi ossee, alla Croce Rossa e a centri per anziani ed educativi.