I bonus sociali elettrici tornano protagonisti con una notizia positiva: grazie all’attività ispettiva di ARERA e della guardia di finanza, sono stati sbloccati ben 1,7 milioni di euro, erogati immediatamente a oltre 9.000 famiglie italiane in difficoltà economica. Questa misura di sostegno, fondamentale per contrastare il caro bollette, rappresenta un passo importante verso una maggiore tutela dei consumatori più vulnerabili.
Il ruolo di ARERA e della guardia di finanza
Nel corso del 2024, l’Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente (ARERA) e la guardia di finanza hanno intensificato i controlli sui venditori di energia elettrica per verificare la corretta erogazione del bonus sociale elettrico. L’obiettivo era quello di identificare eventuali ritardi o inadempienze nell’assegnazione degli sconti previsti per le utenze domestiche in difficoltà economica.
L’impatto della vigilanza
Grazie alle verifiche contabili, è stato possibile individuare circa 3,6 milioni di euro di bonus sociali non erogati. Di questi, 1,7 milioni sono stati immediatamente recuperati e distribuiti a oltre 9.000 nuclei familiari, garantendo un importante sostegno economico. Questi interventi confermano l’impegno delle istituzioni nel tutelare le fasce più deboli della popolazione.
Come funziona il bonus sociale elettrico
Il bonus sociale elettrico è un’agevolazione automatica destinata alle famiglie con un ISEE entro determinati limiti. Una volta presentata la DSU (Dichiarazione Sostitutiva Unica) all’INPS, gli aventi diritto ricevono uno sconto in bolletta per un periodo di 12 mesi, senza dover presentare ulteriori richieste.
Prospettive future
L’esperienza maturata nel 2024 ha già portato alla programmazione di nuovi controlli che interesseranno ulteriori fornitori di energia. ARERA e la guardia di finanza continueranno a lavorare per garantire il rispetto delle normative e supportare chi si trova in condizioni di disagio economico.