Sesto forum Acqua di Legambiente: verso un’agricoltura sostenibile e resiliente alla crisi climatica

A sei anni dalla scadenza degli Obiettivi 2030, l’Italia è in ritardo nella gestione sostenibile delle sue risorse idriche. Il settore agricolo italiano, che rappresenta il 57% dei prelievi d’acqua del Paese, mostra un’impronta idrica ancora lontana dagli standard di sostenibilità richiesti e subisce pesantemente le conseguenze della crisi climatica. Per affrontare queste sfide, il VI Forum Acqua di Legambiente ha messo in evidenza le soluzioni innovative e sostenibili necessarie per garantire un futuro resiliente alle risorse idriche, puntando su agroecologia, tecnologie avanzate e buone pratiche agricole.

La crisi idrica nell’agricoltura italiana

In Italia, il settore agricolo utilizza in media 17 miliardi di metri cubi d’acqua all’anno, e solo il 4,6% dei terreni irrigati fa uso di acque reflue depurate, una percentuale ancora troppo bassa. Questa dipendenza da ingenti risorse idriche è aggravata dall’uso intensivo di fertilizzanti e pesticidi che, oltre a deteriorare la qualità dei terreni, compromettono le falde acquifere e la salute dei corsi d’acqua.

L’attuale gestione delle risorse idriche presenta carenze significative anche sul fronte del riutilizzo: l’Italia è lenta nel recupero delle acque piovane e delle acque reflue depurate, perdendo una preziosa opportunità di ridurre il fabbisogno idrico del comparto agricolo.

Effetti del cambiamento climatico sull’agricoltura

Oltre all’inefficienza nella gestione dell’acqua, l’agricoltura italiana è sempre più vulnerabile agli effetti della crisi climatica. Secondo Legambiente, negli ultimi quattro anni (2021-2024) si sono verificati ben 96 eventi climatici estremi che hanno colpito duramente il settore agricolo. Grandinate, siccità, alluvioni ed esondazioni stanno mettendo in ginocchio i raccolti, con danni che si ripercuotono in modo particolare su Piemonte, Veneto, Puglia, Emilia-Romagna e Sardegna.

Questi eventi meteorologici estremi, causati dal riscaldamento globale, amplificano la scarsità d’acqua e richiedono un intervento immediato per garantire una maggiore resilienza del settore agricolo.

Soluzioni per un’agricoltura resiliente e sostenibile

Nonostante le difficoltà, esistono tecnologie e pratiche innovative che potrebbero trasformare l’agricoltura italiana in un settore sostenibile e resiliente. Legambiente sottolinea l’importanza dell’irrigazione a goccia, che permette di ridurre i consumi idrici fino al 70%, e del riutilizzo delle acque reflue, che potrebbe coprire fino al 45% della domanda irrigua in Italia.

Inoltre, il passaggio a un modello agroecologico — che prevede l’uso di colture meno idroesigenti, la rotazione delle colture, l’aumento della sostanza organica nei terreni e l’agricoltura biologica — consentirebbe di utilizzare meno risorse idriche e ridurre l’impatto ambientale. L’agroecologia promuove un equilibrio tra innovazione tecnologica e sostenibilità, offrendo vantaggi sia ambientali sia socioeconomici.

L’appello di legambiente al governo

In occasione del VI Forum Acqua, Legambiente ha rivolto un appello al Governo Meloni, proponendo un piano incentrato sull’agroecologia, il recupero delle acque reflue e una regolamentazione più equa della tariffazione idrica in agricoltura. Le proposte chiave di Legambiente includono:

  1. Investire nel paradigma agroecologico e nell’innovazione per monitorare in tempo reale l’uso e la qualità dell’acqua e ridurre l’impiego di pesticidi e fertilizzanti.
  2. Adottare strategie di mitigazione degli input chimici, favorendo buone pratiche agricole come la rotazione delle colture, l’incremento della fertilità del suolo e l’uso di varietà meno idroesigenti.
  3. Incentivare il recupero e il riutilizzo delle acque reflue depurate, accelerando la regolamentazione per consentire un impiego più ampio di queste risorse in agricoltura e armonizzando la normativa vigente.
  4. Migliorare la governance e la pianificazione idrica, centralizzando la gestione delle risorse idriche per ridurre la domanda e garantire un uso sostenibile dell’acqua in tutti i settori.

Visione per il futuro

Con l’aumento della frequenza di eventi climatici estremi e il peggioramento della scarsità d’acqua, è fondamentale per l’Italia adottare un nuovo modello di agricoltura che rispetti le risorse idriche e riduca la dipendenza dalle pratiche intensive e idro-esigenti. Come afferma Stefano Ciafani, presidente nazionale di Legambiente, “l’agroecologia e le buone pratiche possono rendere l’agricoltura più sostenibile, contribuendo alla sicurezza alimentare e alla resilienza climatica del Paese.”

Il VI Forum Acqua di Legambiente ha offerto una visione concreta di un’agricoltura che guarda al futuro, puntando su un uso responsabile dell’acqua e su tecnologie all’avanguardia. Solo con politiche mirate e una collaborazione tra il settore pubblico e quello privato sarà possibile trasformare l’agricoltura italiana in un pilastro della sostenibilità idrica, capace di resistere alla crisi climatica e di preservare le risorse naturali per le generazioni future.