Il CONAI ha pubblicato il documento con le prime linee guida per la raccolta differenziata dei rifiuti da imballaggio e degli altri rifiuti urbani nelle Università italiane. Il lavoro nasce grazie alla collaborazione con gli Atenei aderenti al Gruppo di Lavoro Risorse e Rifiuti della RUS – Rete delle Università per lo Sviluppo sostenibile. L’obiettivo finale del progetto è quello di offrire informazioni utili e puntuali per garantire una corretta separazione dei rifiuti urbani raccolti nelle sedi universitarie.
È la prima volta che gli Atenei del nostro Paese hanno a disposizione un documento completo volto a ottimizzare dal punto di vista qualitativo e quantitativo la raccolta differenziata, promuovendo le buone pratiche di separazione dei rifiuti sia all’interno della comunità universitaria sia fra gli stakeholder esterni.
La presentazione delle nuove Linee guida è avvenuta oggi presso la sede principale dell’Università degli Studi di Salerno, a Fisciano, ateneo apripista del progetto.
L’importanza di questo progetto per le Università italiane
«Un progetto di grande importanza anche sociale» ha spiegato il vicedirettore generale CONAI Fabio Costarella. «Non solo perché agire sui giovani e sulla loro sensibilità sostenibile è essenziale, per trasformarli in cittadini sempre più consapevoli e attenti alla tutela delle risorse del Pianeta. Ma anche perché gli obiettivi di circolarità che l’Italia si trova davanti sono, come ricordiamo spesso, sempre più ambiziosi. È importante che ognuno faccia la sua parte conferendo correttamente e consapevolmente l’imballaggio nella raccolta differenziata. La raccolta non solo a casa, ma anche in tutti i momenti di aggregazione professionale, culturale o ricreativa. E queste Linee guida rappresentano l’impegno concreto della comunità universitaria per aiutare il Paese a raggiungere percentuali sempre più alte di rifiuti che evitano la discarica per trovare una seconda vita».
«Con le Linee guida per la raccolta differenziata elaborate in seno al GdL Risorse e Rifiuti si aggiunge un tassello agli strumenti che i Gruppi di Lavoro della Rete hanno messo a disposizione degli atenei. Questo per rendere i nostri campus e le nostre comunità sempre più in linea con gli obiettivi di sviluppo sostenibile dell’Agenda 2030. Il progetto, frutto della collaborazione tra la RUS e il CONAI, dimostra come unire le forze possa portare a risultati significativi nella gestione sostenibile dei rifiuti nei nostri Atenei» afferma Patrizia Lombardi, presidente della RUS – Politecnico di Torino.
Un lavoro senza precedenti
«Queste linee guida rappresentano un documento sicuramente unico e pregevole, in quanto frutto di un processo partecipato che ha visto il coinvolgimento di tutti gli atenei italiani. Soprattutto quelli aderenti al Gruppo di Lavoro Risorse e Rifiuti della RUS – Rete delle Università per lo Sviluppo sostenibile, avvenuto sotto il coordinamento del Sottogruppo Raccolta Differenziata e nell’ambito della partnership siglata dalla RUS con il CONAI nel 2023» spiega Eleonora Perotto, coordinatrice del Gruppo di lavoro Risorse e Rifiuti – Politecnico di Milano, che prosegue evidenziando il fatto che «tali Linee Guida, che verranno pubblicate anche sul sito della RUS, pur non avendo la pretesa di esaurire tutte le possibili casistiche e tematiche connesse alla raccolta differenziata nelle università. Queste regole rappresentano un’importante base di conoscenza comune che potrà offrire spunti di riflessione per successivi approfondimenti mirati».
Un’iniziativa che nasce sotto ottimi auspici: le Linee guida sono state premiate pochi giorni fa a Roma, in occasione della 31sima edizione di Comuni Ricicloni. L’evento in cui il dossier di Legambiente premia l’impegno green delle realtà locali. Il riconoscimento è stato consegnato alla RUS, all’Università di Salerno e a Fisciano Sviluppo.
«Da diversi anni l’Ateneo di Salerno solidifica il suo percorso verso la Sostenibilità attraverso azioni mirate volte alla diffusione nei suoi campus di stili di vita socialmente responsabili». Commenta così il felice riconoscimento il prof. Cesare Pianese, Delegato del Rettore alla Sostenibilità. E aggiunge: «In questo impegno a brillare è tutta la comunità universitaria di docenti, ricercatori, personale tecnico-amministrativo e studenti. Questi ultimi in particolare hanno sempre mostrato una virtuosa attenzione al programma “UNISA Sostenibile”. Si è visto un lavoro continuo su più azioni che ha posizionato l’Ateneo tra le prime università nei ranking internazionali. Ha spiccato per l’attenta gestione delle politiche di sostenibilità e di cura del proprio Campus, mostrando una particolare attenzione alla tematica Rifiuti. Siamo una Università formato Campus, per noi la Sostenibilità è un valore necessario, una garanzia di vitalità per il continuo miglioramento del nostro ecosistema».
Come funziona il documento per le Università
Le Linee guida hanno individuato quattro macrocategorie di centri di produzione dei rifiuti negli atenei italiani. Le aree per didattica, ricerca e servizi, come aule, biblioteche, aree studio, laboratori, servizi igienici. Le aree ricreative, come gli spazi comuni interni o le aree esterne di pertinenza, gli impianti sportivi, i negozi. Le residenze; le mense, includendo anche bar, ristoranti, caffetterie. In ogni area sono indicate le principali tipologie di rifiuti attesi e i contenitori per la loro raccolta differenziata.
Così, il documento può dare conto dei principali flussi di rifiuti da raccogliere separatamente elencando in modo puntuale e categorizzando le frazioni di rifiuti prodotte all’interno dei vari ambienti universitari. Il documento è utile a proporre spunti di attenzione e miglioramento, oltre che suggerimenti su come veicolare efficacemente tutte le informazioni necessarie. Tutto ciò serve per mettere chi vive ogni giorno il campus universitario nelle condizioni di fare bene la raccolta differenziata. Non manca una parte sull’importanza delle analisi merceologiche e sulla predisposizione di piani di monitoraggio che controllino i processi di gestione dei rifiuti.
«È con orgoglio che abbiamo elaborato il nuovo piano di raccolta differenziata per il 2024, frutto della collaborazione tra Fisciano Sviluppo S.p.A., CONAI e l’Università degli Studi di Salerno.» ha commentato Vincenzo Sessa, sindaco della città di Fisciano. «In linea con la norma UNI 11686:2017, il progetto mira a ottimizzare la raccolta differenziata, sul nostro territorio, puntando all’85% entro il 2025. Un’analisi scientifica ha guidato il processo, promuovendo comportamenti virtuosi dentro e fuori del Campus. Nella città di Fisciano, la sostenibilità migliora la gestione dei rifiuti, arricchendo le linee guida per la raccolta differenziata della RUS».