Il mondo del giornalismo ambientale è sempre più pericoloso. Secondo un recente rapporto dell’UNESCO, almeno 749 giornalisti, gruppi di giornalisti e organi di stampa sono stati attaccati in 89 paesi tra il 2009 e il 2023. Di questi attacchi, oltre 300 si sono verificati negli ultimi cinque anni, segnando un aumento del 42% rispetto al quinquennio precedente.
I giornalisti ambientali svolgono un ruolo cruciale nel sensibilizzare il pubblico sui problemi climatici, la perdita di biodiversità e l’inquinamento. Tuttavia, questo lavoro comporta notevoli rischi. Spesso operano in luoghi remoti, lontani da aiuti immediati o protezioni legali. Ad esempio, investigare sulla deforestazione in Amazzonia o sull’inquinamento nelle regioni industriali richiede coraggio e determinazione, mettendo i reporter in situazioni di pericolo elevato.
L’aumento degli attacchi ai giornalisti
Il rapporto evidenzia un aumento significativo degli attacchi fisici, che sono più che raddoppiati nell’ultimo quinquennio. Questi includono aggressioni, arresti e molestie. Inoltre, le azioni legali, come le cause per diffamazione e le incriminazioni penali, sono frequenti, con almeno 204 giornalisti che hanno subito tali attacchi dal 2009 al 2023.
Gli attori statali sono responsabili di almeno la metà degli attacchi, seguiti da attori privati come aziende del settore estrattivo, gruppi criminali e manifestanti. Le forze di polizia e militari sono spesso implicate, soprattutto durante le proteste ambientali, dove i giornalisti sono particolarmente vulnerabili.
Le criticità dell’informazione: censura e auto-censura
La censura è un altro grave problema. Circa un terzo dei giornalisti ha dichiarato di essere stato censurato dai propri editori, mentre il 45% ha praticato l’auto-censura per paura di attacchi o di esporre a rischi le proprie fonti. Questo fenomeno è particolarmente prevalente tra i giornalisti freelance, che segnalano livelli di attacchi più elevati rispetto ai loro colleghi impiegati a tempo pieno.
Alla luce di queste minacce, è essenziale fornire maggiore protezione e supporto ai giornalisti ambientali. L’UNESCO, insieme all’International Federation of Journalists, sottolinea l’importanza di creare un ambiente sicuro per questi professionisti, fondamentali per la difesa del nostro pianeta. Il giornalismo ambientale è vitale per comprendere e affrontare le crisi ambientali globali. Tuttavia, i rischi associati a questa professione richiedono misure urgenti per garantire la sicurezza dei giornalisti e la libertà di informazione. Solo proteggendo questi reporter possiamo sperare di costruire un futuro sostenibile e consapevole.