Il febbraio più caldo di sempre

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Febbraio

L’inverno che si sta concludendo ha lasciato il segno in Italia, e non in modo positivo. Secondo i dati forniti dal Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR), è stato il periodo più caldo registrato almeno dal 1800, con una temperatura media superiore di 2,19°C rispetto al trentennio precedente, dal 1991 al 2020. Questi numeri non sono solo cifre astratte; rappresentano un campanello d’allarme che non possiamo ignorare.

Il mese di febbraio in particolare è stato significativo: con un’annotazione termica di 3,09°C sopra la media del periodo di riferimento, si è guadagnato il titolo di febbraio più caldo mai registrato in Italia. Questo è solo un pezzo del puzzle climatico globale: il Servizio per il cambiamento climatico di Copernicus (C3S) ha pubblicato un aggiornamento che conferma che il febbraio 2024 è stato il più caldo su scala globale, con una temperatura superficiale media dell’aria di 13,54°C, superiore di 0,81°C rispetto alla media del periodo 1991-2020. Questo riscaldamento è tre volte più rapido rispetto alla media globale, un chiaro segnale di problemi climatici più ampi.

Mentre l’Italia brucia di calore, anche il panorama europeo non è da meno. L’inverno europeo è stato il secondo più caldo mai registrato, con una temperatura sopra la media del periodo di 1,44°C rispetto al periodo 1991-2020. Guardando ancora più indietro nel tempo, i numeri diventano ancora più inquietanti: il febbraio 2024 è stato più caldo di 1,77°C rispetto alla media stimata per il periodo 1850-1900, un periodo considerato preindustriale.

Ma non è solo l’aria che si sta riscaldando; il mare sta subendo un aumento di temperatura altrettanto significativo. La temperatura superficiale marina media globale per febbraio 2024 è stata la più alta mai registrata nella storia dei dati, indicando un problema grave e sistematico.

Carlo Buontempo, direttore del C3S, ha così commentato: «Febbraio si aggiunge alla lunga striscia di record degli ultimi mesi. Per quanto possa sembrare straordinario, non è in realtà sorprendente, poiché il continuo riscaldamento del sistema climatico porta inevitabilmente a nuovi estremi di temperatura. Il clima risponde alle attuali concentrazioni di gas serra nell’atmosfera e quindi, a meno che non si riesca a stabilizzarle, ci troveremo necessariamente di fronte a nuovi record di temperatura globale e alle loro conseguenze».