EY Future Consumer Index 2024: cambiamenti nei consumi

Back view of senior couple choosing paints in home improvement store and pointing at shelves
senior couple at supermarket

La crescente incertezza geopolitica ed economica ha plasmato nuovi comportamenti tra i consumatori italiani, riflettendo cambiamenti significativi nelle priorità di spesa e nello stile di vita. I risultati della tredicesima edizione dell’EY Future Consumer Index, basato su oltre 22.000 interviste globali, di cui 500 in Italia, offrono un’interessante panoramica sulle prospettive dei consumatori e sui cambiamenti nei consumi.

Preoccupazioni economiche per il 91% degli italiani

La preoccupazione principale è la condizione economica, con il 91% dei consumatori italiani in ansia per il proprio stato finanziario e l’81% per l’economia del Paese. Elevate sono anche le preoccupazioni legate all’incremento dei prezzi energetici (75% del campione) e di quelli alimentari (73%), mentre il 62% teme i costi elevati per l’accesso a una sanità di qualità. Le incertezze economiche e le pressioni inflazionistiche, unite al cambiamento climatico, spingono i consumatori a riconsiderare i propri stili di vita. Il 76% sarà più cauto nelle spese, mentre il 38% pianifica di trascorrere più tempo a casa per risparmiare.

Le crescenti tensioni geopolitiche, l’inflazione e le perturbazioni economiche, stanno spingendo i consumatori a rivedere le loro priorità di consumo, prestando maggiore attenzione ai prezzi e focalizzandosi sui beni primari, infatti, come conseguenza di ciò oltre il 50% degli italiani dichiara che taglierà gli acquisti di prodotti non essenziali. Questo sta indirettamente portando ad azioni più sostenibili, riducendo il cibo e lo spreco alimentare (94%), cercando di riparare le cose piuttosto che sostituirle (75%), prestando più attenzione al riciclo (56%) e al risparmio di acqua (41%). In questo contesto, le aziende si trovano a dover rispondere ad una richiesta di prodotti più convenienti e focalizzati su qualità, aspetti salutistici e di sostenibilità” dichiara Stefano Vittucci, EY Parthenon Partner, Retail & Consumer Products Sector Italian Leader.

Tendenze di consumo: attenzione a salute e ambiente

Il contesto attuale, caratterizzato da cambiamenti nei consumi, è destinato a generare anche modifiche nelle abitudini del futuro, portando a scelte più sostenibili sia a livello ambientale sia economico. Oltre il 50% dei consumatori taglierà gli acquisti di prodotti non essenziali come quelli dei settori moda e beauty. Tra le pratiche emergenti figurano anche la riduzione dello spreco alimentare (94%), la riparazione anziché la sostituzione (75%), l’attenzione al riciclo (56%) e il risparmio di acqua (41%).

Oltre alle preoccupazioni economiche, dall’indagine spicca una forte attenzione verso la salute. Si riscontra infatti una forte richiesta di cibi salutari e il 67% degli italiani si impegna a monitorare la salute mentale tramite app o dispositivi smart. Di contro, il 31% afferma di aver limitato le notifiche sui dispositivi e il 20% di aver rimosso le app dei social media a causa dello stress generato da questi.

In linea con la preoccupazione alla condizione economica, emerge da parte dei consumatori uno sforzo nel contenere i costi. L’acquisto online è ritornato in auge raggiungendo livelli simili a quelli del periodo pandemico, con il 39% che lo predilige. Il 50% opta per acquisti sia online sia in-store, mentre solo l’11% preferisce l’esperienza esclusivamente in-store.

Il ruolo di aziende e amministrazione pubblica

L’interesse per la sostenibilità cresce, con il 65% più attento all’impatto ambientale, anche nei comportamenti d’acquisto. I consumatori cercano trasparenza dalle aziende (59%) e si aspettano che i Governi agiscano come leader per promuovere risultati sociali e ambientali positivi (82%). In un contesto di incertezza globale, i consumatori italiani reagiscono con adattamenti significativi nei loro comportamenti di consumo, guidati da una crescente consapevolezza economica e ambientale. Questi cambiamenti nei consumi pongono nuove sfide e opportunità sia per le aziende che per i Governi nel perseguire un futuro sostenibile e resiliente.