Il potenziale della micromobilità elettrica a Roma
Negli ultimi anni, la micromobilità elettrica si è affermata come un’opzione promettente per ridurre il traffico cittadino e migliorare la sostenibilità dei sistemi di trasporto. Un recente studio condotto da ENEA in collaborazione con le università “Roma Tre” e “Roma Tor Vergata” ha esaminato il potenziale della micromobilità elettrica a Roma, rivelando interessanti risultati.
Un’indagine sull’utilizzo di bici e monopattini elettrici a Roma
L’indagine ha coinvolto un campione di 240.000 autovetture e ha monitorato oltre 9 milioni di spostamenti nella capitale italiana. I risultati hanno indicato che l’uso di bici e monopattini elettrici potrebbe coprire mediamente fino al 20% degli spostamenti effettuati con auto private dal lunedì al venerdì. Questo evidenzia l’opportunità di promuovere la micromobilità elettrica come alternativa sostenibile all’uso dell’auto privata.
L’importanza delle infrastrutture viarie per la micromobilità
Uno degli aspetti chiave dell’indagine è stata l’analisi dell’infrastruttura viaria e della sua compatibilità con i mezzi di micromobilità. I ricercatori hanno sviluppato un indice chiamato Micromobility Compatibility Index (MCI) per valutare la compatibilità delle infrastrutture con bici e monopattini elettrici. I risultati hanno mostrato che Roma presenta un buon potenziale di sviluppo della mobilità alternativa, ma con differenze significative tra diverse aree della città. Alcune zone hanno un basso valore a causa della mancanza di infrastrutture viarie per la mobilità attiva, mentre altre zone presentano un alto valore grazie alla presenza di aree verdi con percorsi pedonali e ciclabili.
La combinazione di monopattini e mezzi pubblici: una soluzione intelligente per l’ora di punta
Un’altra importante scoperta dell’indagine riguarda l’utilizzo combinato di monopattini e mezzi di trasporto pubblici, come la metropolitana e il treno. Durante l’ora di punta, l’uso del mezzo privato potrebbe ridursi del 10% se fossero utilizzati i mezzi pubblici in combinazione con monopattini elettrici privati trasportabili a bordo. Questo approccio intelligente potrebbe contribuire a ridurre la congestione del traffico e migliorare la fluidità dei trasporti durante le ore di punta.
Implicazioni per i fornitori di servizi di micromobilità e le autorità locali
I risultati dell’indagine offrono importanti informazioni sia ai fornitori di servizi di micromobilità che alle autorità locali. I fornitori di servizi possono utilizzare questi dati per valutare le aree della città con maggiore domanda potenziale di bici e monopattini elettrici e identificare le fermate della metropolitana strategiche per offrire i propri servizi. D’altro canto, le autorità locali possono utilizzare le informazioni per individuare le aree che richiedono interventi infrastrutturali al fine di promuovere l’utilizzo di mezzi di trasporto più sostenibili.
Replicare lo studio in altre città: il futuro della mobilità sostenibile
È inoltre possibile replicare l’approccio metodologico utilizzato nello studio in altre città che dispongono di dati sulla mobilità individuale, infrastrutture viarie e servizi di trasporto. Questo consentirebbe di identificare le aree urbane con maggiore potenziale di sviluppo della micromobilità e di promuovere una transizione verso una mobilità più sostenibile su scala più ampia.
Promuovere una mobilità più rispettosa dell’ambiente e migliorare la qualità della vita
In conclusione, l’indagine condotta a Roma evidenzia il potenziale della micromobilità elettrica come soluzione per ridurre il traffico cittadino e migliorare la qualità della vita. Sebbene non possano sostituire completamente l’auto privata in tutte le situazioni, bici e monopattini elettrici possono diventare un alleato del trasporto pubblico nel contenimento del traffico, dell’inquinamento e nella promozione di una mobilità più sostenibile. È ora di sfruttare appieno questo potenziale e lavorare verso una città più vivibile e rispettosa dell’ambiente.