Nel 2022, la pericolosa presa dell’Ecomafia continua ad opprimere l’Italia, con un preoccupante aumento delle illegalità ambientali. Il rapporto presentato da Legambiente rivela che sono state registrate ben 30.686 violazioni ambientali, con una media di 84 reati al giorno. Questi dati allarmanti mettono in luce la crescente minaccia della criminalità ambientale nel paese.
Riconoscimento istituzionale dell’evento di presentazione
L’importanza e la gravità del problema sono state sottolineate dal fatto che l’evento di presentazione del rapporto è stato insignito della Medaglia del Presidente della Repubblica. Questo riconoscimento conferma la serietà della questione e l’urgenza di adottare misure efficaci per contrastare l’Ecomafia.
Settori più colpiti: ciclo illegale del cemento, reati contro la fauna e ciclo dei rifiuti
I settori maggiormente interessati dalla criminalità ambientale nel 2022 sono il ciclo illegale del cemento, i reati contro la fauna e il ciclo dei rifiuti. Nel dettaglio, si è registrato un drammatico aumento del 28,7% dei reati legati al ciclo illegale del cemento, che ammontano a 12.216. I reati contro la fauna sono aumentati del 4,3%, raggiungendo quota 6.481. Al terzo posto si collocano gli illeciti nel ciclo dei rifiuti, che ammontano a 5.606.
Preoccupazione per la corruzione e l’espansione dei clan mafiosi
Nel rapporto di Legambiente emergono anche due fattori di preoccupazione aggiuntivi: il diffondersi del virus della corruzione ambientale e l’aumento dei comuni sciolti per mafia e dei clan censiti. Dal 1° agosto 2022 al 30 aprile 2023, sono state censite ben 58 inchieste sulla corruzione legata a attività con impatto ambientale. Inoltre, il numero di comuni sciolti per mafia è salito a 22, con l’aggiunta recente dello scioglimento del comune di Rende, in provincia di Cosenza. Il rapporto di Legambiente censisce anche 375 clan mafiosi attivi dal 1994 ad oggi.
Regioni e province più colpite dall’Ecomafia
Le regioni più colpite dalla criminalità ambientale sono la Campania, la Puglia e la Sicilia. A livello provinciale, Roma conferma la sua triste posizione di più colpita, mentre al nono posto si segnala la provincia di Livorno come new entry.
Le proposte di Legambiente per contrastare l’Ecomafia
Legambiente ha formulato dieci proposte da presentare al Governo Meloni e al Parlamento per affrontare efficacemente il problema dell’Ecomafia. Tra queste proposte si evidenziano l’approvazione di riforme volte a rafforzare le attività di prevenzione e controllo, l’introduzione nel Codice penale dei delitti contro le agromafie e la fauna, e l’attuazione dei decreti previsti dalla legge sulle agenzie ambientali.
La necessità di un impegno condiviso a livello internazionale
Secondo Legambiente, la lotta contro l’Ecomafia rappresenta una doppia sfida che può essere vinta attraverso un rafforzamento delle attività di prevenzione e controllo a livello nazionale e l’adozione di un quadro normativo condiviso a livello internazionale. È fondamentale che l’Italia svolga un ruolo di primo piano per garantire una transizione ecologica pulita anche nel campo della giustizia penale, come previsto dall’aggiornamento della direttiva dell’Unione Europea sulla tutela dell’ambiente.
Effetti delle leggi contro l’ecomafia e i reati contro il patrimonio culturale
Il rapporto di Legambiente evidenzia anche gli effetti positivi delle leggi volte a contrastare l’ecomafia e i reati contro il patrimonio culturale. Nel 2022, grazie alla legge 68/2015, si sono applicate 637 volte le norme contro i reati ambientali, portando alla denuncia di 1.289 persone e a 56 arresti. Le autorità competenti hanno sequestrato beni per un valore complessivo di 333.623.900 euro, in netta crescita rispetto all’anno precedente. Inoltre, la legge approvata nel 2022 contro i reati contro il patrimonio culturale ha portato a un aumento delle denunce di associazione a delinquere e all’emersione di un numero maggiore di scavi clandestini.
Il rapporto di Legambiente mette in evidenza la preoccupante situazione delle ecomafie in Italia nel 2022, con un aumento dei reati ambientali e degli illeciti amministrativi. È fondamentale adottare misure efficaci per contrastare questa forma di criminalità organizzata, rafforzando le attività di prevenzione e controllo, promuovendo riforme legislative e collaborando a livello internazionale. Solo attraverso un impegno congiunto sarà possibile proteggere l’ambiente e garantire un futuro sostenibile per il paese. Per ulteriori informazioni sui dati e le analisi del rapporto, è possibile consultare il sito noecomafia.it.